Archivio mensile:Giugno 2017
Se dall’errore nasce l’innovazione: il caso WISE
WISE presenta la nuova generazione di elettrodi per Neuromodulazione e Neuromonitoring
WISE è una PMI Innovativa biomedicale, fondata a Milano il 9 febbraio 2011 da un gruppo di quattro fisici della materia provenienti dall’Università degli Studi di Milano e dall’investitore Agite! SpA.
“La storia della tecnologia Supersonic Cluster Beam Implantation (SCBI) inizia nel 2007, quando durante un esperimento di fisica dei materiali presso il centro CIMAINA (diretto dal prof. Paolo Milani) mi accorsi che i risultati ottenuti erano del tutto in disaccordo con quanto ci si era attesi. L’esperimento prevedeva di depositare delle nanoparticelle metalliche sulla superficie di un foglio di plastica, ma i risultati ottenuti mostravano che una grande porzione di esse stava “scomparendo”. Poteva trattarsi di un errore sperimentale, ma preferii ipotizzare una cosa meno ovvia, cioè che le nanoparticelle fossero sparite dalla superficie perché si erano conficcate nella plastica, come sassi che sprofondano nell’acqua di uno stagno. Era un’ipotesi che non era mai stata presa in considerazione prima, ma si rivelò essere quella giusta.” dice Luca Ravagnan, CEO di WISE Srl.
Quella che inizialmente era puramente un’interessante scoperta scientifica, dimostrò in breve tempo di avere importanti ricadute applicative. Luca, insieme a tre colleghi, Gabriele Corbelli, Cristian Ghisleri e Paolo Milani, ha dimostrato come fosse possibile utilizzare questa tecnica per incorporare circuiti elettronici complessi su manufatti di plastica o gomma, e come tali circuiti fossero in grado di sostenere, senza danneggiarsi, grandi deformazioni e inoltre fossero altamente biocompatibili.
Presto ci accorgemmo che nessuna tecnica precedentemente sviluppata aveva simili caratteristiche, e quindi compreso il suo potenziale depositammo una domanda di brevetto a sua protezione. – Luca Ravagnan.
La Mission e la tecnologia utilizzata
WISE ha la missione di produrre e commercializzare la nuova generazione di elettrodi per Neuromodulazione e per il Neuromonitoring per la cura del dolore cronico e per il monitoraggio cerebrale pre e intra operatorio.
Gli elettrodi per Neuromodulazione sono “cavi elettrici” che già oggi vengono inseriti chirurgicamente all’interno del cervello o sul midollo spinale al fine di stimolarli elettricamente per curare patologie quali il dolore cronico, l’epilessia, la distonia ed il morbo di Parkinson.
Gli elettrodi di WISE sono prodotti mediante una tecnologia innovativa e proprietaria Supersonic Cluster Beam Implantation (SCBI) che consente di integrare circuiti elettronici flessibili ed elastici su gomme siliconiche biocompatibili molto sottili, creando così elettrodi con prestazioni che restano inalterate anche a seguito di prolungate deformazioni e che prevengono dislocazioni, rotture e danneggiamenti, fenomeni che si possono comunemente osservare nei dispositivi attualmente in uso.
La tecnologia SCBI consiste nell’esposizione di un substrato polimerico a un fascio supersonico di nanoparticelle metalliche elettricamente neutre. Le nanoparticelle possiedono una quantità di moto sufficiente perché s’impiantino nel polimero, formando uno strato conduttivo elastico integrato nel polimero stesso che può essere sagomato con precisione micrometrica mediante l’uso di maschere. Lo strato conduttivo elastico è capace di sostenere ripetute deformazioni senza danneggiarsi ed è altamente biocompatibile.
La tecnologia SCBI consente quindi di ottenere elettrodi più elastici e più facili da produrre.
Inoltre, tale tecnologia è protetta da un brevetto Italiano, MI2010A000532 concesso nel 2013, e da un deposito di estensione del 2011 a PCT (PCT/EP2011/054903), attualmente concesso in Giappone (N. 5785604) e Israele ( N.222300) e in fase di valutazione in Europa, USA, Canada, India e Corea. Tutte le domande di brevetto e i brevetti sono di esclusiva titolarità di WISE.
Gli obiettivi della società
Strategicamente, WISE punta a entrare nel mercato europeo in due fasi: in una prima fase con una prima generazione di elettrodi per il monitoraggio e la stimolazione corticale in fase acuta, detti Griglie Corticali, per poi lanciare sul mercato europeo in una seconda fase il proprio prodotto di punta: elettrodi per stimolazione spinale per la terapia del dolore cronico, Elettrodi SCS Foldable.
WISE ha già terminato l’ingegnerizzazione del suo primo prodotto, le Griglie Corticali, elettrodi a griglia utilizzati per il monitoraggio intra-operatorio e per lo screening pre-operatorio dell’epilessia, e sta attualmente completando l’iter regolatorio per l’ottenimento del marchio CE e l’avvio della commercializzazione.
Successivamente alla commercializzazione delle Griglie Corticali, WISE punta ad ottenere il marchio CE anche per il secondo prodotto, l’Elettrodo SCS Foldable: si tratta di un elettrodo SCS cronico “a piattina” per il trattamento del dolore cronico che, grazie alla tecnologia di WISE, sarà ripiegabile in un catetere durante l’impiantazione e aperto direttamente in sede sul midollo spinale. Questo permetterà per la prima volta di rendere mini-invasiva l’impiantazione di questa categoria di elettrodi, che oggi richiedono una chirurgia molto lunga, complessa e invasiva.
Oggi la società conta 6 soci tecnici e 9 finanziari, ha un organico di 16 persone con sede legale ed operativa a Milano, più una filiale a Berlino.
La sede operativa della società è ubicata a Cologno Monzese (MI), dove WISE può contare su un impianto produttivo di 1.000 m2 attrezzato con macchinari e camere bianche e conforme a tutte le normative per la produzione di dispositivi medici impiantabili. La filiale tedesca è sita presso il Campus Berlin Buch di Berlino, dove WISE ha un ufficio.
A partire dalla sua fondazione tutte le risorse finanziarie raccolte della società, circa 10 milioni di euro ottenuti grazie a 5 round di investimento, sono state utilizzate per le attività di Ricerca e Sviluppo necessarie alla prototipazione, ingegnerizzazione e validazione degli elettrodi per Neurostimolazione, oltre che per gli investimenti in strumentazione e per il deposito di proprietà intellettuale.
Le prossime fasi di sviluppo di WISE saranno dedicate al completamento del processo regolatorio per le Griglie Corticali, al completamento dello sviluppo degli Elettrodi SCS Foldable e, in una fase più avanzata, allo sviluppo di nuovi dispositivi impiantabili come produttore di elettrodi innovativi.
Tale struttura d’investimenti è fedelmente rispecchiata dalla struttura del team di WISE, oggi costituito, oltre al CEO, da un Direttore Operativo e 8 membri del gruppo Operativo (6 Ingegneri di R&S e 2 addetti alla Produzione), una Direttrice Amministrativa e 2 membri del gruppo di Amministrazione, Proprietà Intellettuale e Finanziamenti, e da un Direttore Medico.
WISE e i suoi soci hanno ricevuto 16 premi per l’innovazione, 2 business plan competition e 6 premi per il “Best Pitch” in altrettanti investor meeting internazionali.
Tra di essi, il MedTech Innovation Challenge assegnato da Assobiomedica nel 2017, il Bocconi Start-up Day Award 2015, il Premio UpStart Paolo Traci 2013 di Confindustria Salerno, il Premio Giovani Innovatori Italiani in Francia 2013 conferito dall’ambasciata Francese in Italia, il Premio Sapio Junior per la Ricerca Italiana 2012, il Premio TR35-Giovani Innovatori 2011, il secondo premio Medical Business Idea 2011 assegnato dalla Fondazione Stiftung Charité a Berlino, il Premio Isimbardi 2011 – Giovani Talenti, il primo premio Start Cup Milano Lombardia 2011 e il premio Nanochallenge 2011. WISE è stata inoltre selezionata come una delle migliori 10 startup Europee allo European Venture Contest 2012 di Berlino.
ECCO GLI ELETTRODI ERGONOMICI PER RECUPERARE LE FUNZIONI MOTORIE COMPROMESSE
ECCO GLI ELETTRODI ERGONOMICI PER RECUPERARE LE FUNZIONI MOTORIE COMPROMESSE
Stimolare alcune aree cerebrali per far recuperare parte della mobilità perduta in seguito alle devastazioni prodotte da ictus o tumori sul sistema nervoso centrale. È ambizioso e potenzialmente di grande impatto sociale il progetto che ha per capofila l’azienda biomedicale milanese WISE e che Regione Lombardia finanzia con 3,3 milioni (fondi Por-Fesr 2014-2020) su un totale di poco più di 6 milioni grazie agli Accordi per la ricerca (una delle misure previste dalla legge regionale “Lombardia è ricerca insieme al il premio omonimo, che verrà consegnato il prossimo 8 novembre alla Scala di Milano al professor Giacomo Rizzolatti). Basti pensare al fatto che ogni anno nel mondo si contano 15 milioni di pazienti colpiti da ictus e che un terzo di loro riporta invalidità permanenti a livello motorio: la platea dei potenziali beneficiari del progetto è dunque amplissima.
UN PASSO AVANTI – “Eloquentstim”, questo il nome del progetto, prevede la creazione di un dispositivo medico innovativo, impiantabile mediante una procedura mini-invasiva, il cui traguardo sarebbe quello di un significativo ripristino delle funzioni motorie volontarie, per consentire una almeno parziale autonomia funzionale ai pazienti affetti da lesioni cerebrali. A differenza delle tecniche attuali, il dispositivo permetterebbe la stimolazione continua con impulsi elettrici di zone precise e predeterminate della corteccia cerebrale, garantendo una maggiore efficacia delle terapie di riabilitazione e consentendo al paziente di non dover indossare macchinari ingombranti e di non doversi recare ogni giorno in un centro di riabilitazione. Il risultato: costi inferiori e, soprattutto, una migliore qualità di vita.
I PARTNER – Di primissimo piano i partner scientifici e industriali: in campo la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, l’Università degli Studi di Milano, l’Istituto Clinico Humanitas e Newronika, spin off del Policlinico e dell’Università. “Eloquentstim” mette dunque in campo una sinergia ottimale tra ricerca pubblica, privata e tessuto produttivo, che potrebbe rivelarsi un’arma vincente per arrivare a nuove forme di terapia per pazienti dal sistema nervoso pesantemente compromesso. Ciascuno dei partner porterà in dote un’esperienza preziosa e consolidata.
La capofila WISE, PMI innovativa nata nel 2011 per produrre e commercializzare una nuova generazione di elettrodi, può già vantare passi avanti di tutto rispetto, a cominciare dal team cresciuto fino agli attuali 16 componenti, grazie anche al costante supporto di società di Venture capital sia italiane sia straniere (è tra le 10 startup più capitalizzate in Italia in ambito biomedicale). Negli anni WISE e i suoi soci hanno vinto 15 premi nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione (tra questi il Bocconi Start-up Day Award 2015 come miglior startup Italiana). Dopo aver lavorato a elettrodi per il monitoraggio intraoperatorio, con il progetto Eloquentstim WISE punta su una nuova applicazione per riabilitazione.
La tecnologia brevettata di strati metallici nanostrutturati integrati in silicone biocompatibile consente la realizzazione di elettrodi altamente deformabili e versatili quanto a forma e dimensioni, dunque ergonomici e in grado di adattarsi “come una seconda pelle” alle strutture molli del sistema nervoso centrale. Come sottolineato da Luca Ravagnan, CEO di WISE, “grazie alla nostra tecnologia si ottengono elettrodi molto meno invasivi rispetto a quelli tradizionali e che consentono di mappare e stimolare le aree del cervello con maggiore precisione, adattandosi alla complessa morfologia dei solchi cerebrali”.
IL PERCORSO – Al team di Humanitas, guidato dal professor Alberto Albanese, spetterà la valutazione pre e post-chirurgica di pazienti che debbano essere operati per la resezione di tumori o con lesioni vascolari e traumatiche per la definizione di una mappa delle aree cerebrali con potenzialità di riorganizzazione: aree che siano cioè in grado di prendere in carico le funzioni motorie di quelle compromesse. Le metodiche di stimolazione di tali aree cerebrali saranno messe a punto dal gruppo del Policlinico coordinato dal professor Sergio Barbieri mentre Newronika, azienda guidata dal dottor Lorenzo Rossi, svilupperà un sistema di stimolazione derivato da un suo apparato per la stimolazione cerebrale profonda adattativa per la cura del Parkinson. La squadra dell’Università di Milano è specializzata in Brain Mapping (duemila i pazienti trattati in circa dieci anni) e fa capo alla professoressa Gabriella Cerri e al professor Lorenzo Bello: gestirà la sezione sperimentale del progetto sia quanto a chirurgia e mappatura funzionale intraoperatoria sia per quel che riguarda il coordinamento con i responsabili del servizio esterno, incaricato della validazione dei protocolli di stimolazione su modello.
“Questo progetto rappresenta una sfida straordinaria – nota il dottor Sandro Ferrari, responsabile scientifico del progetto e Direttore Operativo di WISE -, sia per la complessità insita nella messa a punto della terapia, sia per il livello della tecnologia che si propone di impiegare. Ma anche una meravigliosa opportunità di offrire uno strumento capace di portare benefici rilevanti ai pazienti affetti da disabilità motoria dovuta a lesione cerebrale e a tutto il sistema sanitario, con ricadute positive anche in termini di nuovi posti di lavoro creati”.